Permettetemi di “attingere acqua al mio mulino”.
Il Club Bonsai e Suiseki di Forlì, organizzatore della rassegna, ha fatto la parte del leone sia con soci Aias e sia con soci non Aias. Assente Claudio Villa (in quanto organizzatore in primis assieme alla moglie Irene), sono stati i rincalzi P. Pondini, E. Gardini, A. Valdifiori, C. Laghi (unitamente a U. Maccaferri dell’ ABC bonsai Castelfranco Emilia) tutti soci Aias, e ai non soci Aias di Forlì (spero per poco) L. Ghetti e L. Elespini a tenere alto il nome dei Romagnoli.
Questo risultato è stato ottenuto dal club forlivese grazie all’assidua ricerca non solo delle pietre (importantissime), ma anche e soprattutto della presentazione, degli accessori adeguati come forme e dimensioni, dell’approntamento già in fase di costruzione dei daiza, confrontandoci e aiutandoci nelle serate al club.
Tutto questo non è altro che lo spirito che l’Aias ci ha trasmesso in questi ultimi 3-4 anni.
Proprio per questo vorrei invitare tutti i lettori-spettatori del sito Aias, amanti di questa arte, ad ampliare le proprie conoscenze e perché no associarsi all’Aias.
Venendo alle foto delle pietre si evidenzia che certi amatori, ancora, non hanno presente queste mie riflessioni e si limitano, in parte o totalmente, ha presentare la sola pietra in un semplice “appoggio”, penalizzando pietre anche valide.
Questa mia critica vuole essere esclusivamente costruttiva.
Un grazie a Luciana che dopo le valutazioni, ci ha illustrato pregi e difetti nonché miglioramenti nelle esposizioni delle pietre.
Carlo Laghi
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